FIABA, fondata nel 2000, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di superare barriere architettoniche e culturali. Le sfide nell’accessibilità degli spazi, infatti, persistono, rendendo difficile la mobilità per le persone con disabilità. L’organizzazione si impegna a promuovere ambienti accessibili secondo i principi dell’Universal Design, considerando i valori di accessibilità, inclusione, attenzione alle diversità, competenza ed esperienza in tutte le attività.
Alla guida di FIABA, grazie alla sua grande esperienza nel settore associativo e nell’organizzazione aziendale, con competenze nei settori sanitario e sociale, c’è Stefano Maiandi, subentrato come Presidente a Giuseppe Trieste che mantiene la carica di Presidente emerito.
Nel 2003 è stato istituito il FIABADAY, una giornata nazionale per abbattere le barriere architettoniche, coinvolgendo la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La giornata si svolge a Roma, in Piazza Colonna, ogni prima domenica di ottobre, con un programma che include visite guidate a Palazzo Chigi, momenti di dibattito e spettacolo sulla tematica. Viene inoltre promosso il concorso “I futuri geometri progettano l’accessibilità” che premi progetti di studenti degli istituti tecnici, promuovendo la sensibilizzazione e l’esperienza pratica.
Durante il mese di ottobre il FIABADAY prosegue con iniziative realizzate in collaborazione con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e con i partner sottoscrittori di protocollo.
Non manca uno spazio online per diffondere la conoscenza sul problema delle barriere e dell’inclusione in modo chiaro e semplice. Un modo per accrescere la consapevolezza sugli ostacoli che le persone con disabilità e a ridotta mobilità incontrano quotidianamente.
Diffondere una cultura dell’accessibilità può fare la differenza. Per questo FIABA mette a disposizione delle pubbliche amministrazioni, di aziende private, di condomini e di singoli cittadini la sua esperienza sul monitoraggio delle barriere con lo scopo di migliorare la qualità della vita di tutte le persone. In particolare, scatta una fotografia sullo stato di fatto e produce report normativi in materia di barriere architettoniche, dando soluzioni possibili al fine di una corretta accessibilità.
L’accessibilità è una richiesta che non appartiene soltanto alle persone con disabilità, ma riguarda tutti, pensiamo ad una mamma con il passeggino. Riconoscere se uno spazio sia accessibile non significa solo verificare la sua conformità alle dimensioni previste dalle norme. Infatti, è importante valutare anche il comfort percepito. Si tratta di una visione globale, che risponde all’esigenza sempre più forte di inclusione, non più solo di integrazione.
Le barriere architettoniche impediscono a molte persone di condurre una vita piena e indipendente. Ma lo spazio pubblico, per definizione, è destinato alla collettività e chiunque dovrebbe poterlo vivere in autonomia. L’accessibilità è un diritto, non un privilegio!